Evitare L’autodiagnosi con Internet

La chiamano cybercondria e consiste nel bisogno di ottenere un parere medico immediato riguardo un disturbo fisico.

Più che di un fenomeno, si tratta di una vera e propria sindrome largamente diffusa in quella che è definita generazione 2.0. 

La rete rappresenta oggi una grande risorsa a cui attingere in caso di dubbi, curiosità, bisogno di informazione.

Proprio perchè internet ci fornisce in maniera immediata una risposta ad ogni domanda, spesso tendiamo ad abusare dell’infinita quantità di informazioni e ne facciamo anche un cattivo uso. 

E’ il caso in cui utilizziamo la rete per ottenere un parere medico o una vera e propria diagnosi su qualche disturbo fisico che ci tormenta. E’ davvero sorprendente la velocità con cui, digitando il nome del nostro malessere, Google ci suggerisce già il punto esatto in cui avvertiamo il dolore, se si tratta di un dolore intermittente o ancora se si accompagna ad altri disturbi. E ci appare altrettanto confortante il fatto che non siamo gli unici a voler porre tale quesito alla rete; ci sono infatti altri sfortunati che, come noi, hanno scelto di affidarsi alla rete per risolvere il proprio disturbo. 

Si tratta di sfortunati in cerca di risposte in merito al proprio disagio clinico; spesso o quasi sempre si tratta di soggetti molto ansiosi che, temendo l’incontro fisico con il medico, fanno affidamento a fonti più o meno attendibili per ottenere un consulto generico, come dimostra anche questo articolo di Vanity Fair

Putroppo il più delle volte accade che le diagnosi si rivelano completamente sbagliate. Una semplice emicrania può tradursi nei primi segnali di un tumore al cervello, così come continui bruciori di stomaco come qualcosa di grave all’esofago. Gli utenti in rete attivi nei vari forum di medicina sono moltissimi e si sbizzarriscono quotidianamente nello scambio di diagnosi di ogni tipo provocando così al malcapitato in rete una considerevole alterazione dell’ansia.

I soggetti ipocondriaci che si avvicinano ad internet rischiano spesso di riconoscersi nelle cartelle cliniche descritte in internet e, allo stesso tempo, di adottare anche le prescrizioni mediche che vi sono allegate.

Sia per soggetti ipocondriaci che per soggetti sani si consiglia un utilizzo moderato della rete in merito a questioni di salute e di rivolgersi sempre al proprio medico di fiducia.